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Blender e gli scacchi fatti in casa con una stampante 3d


Un giorno ho deciso di provare una stampante 3D, e per prepararmi ho scelto di imparare a usare Blender.

Sembrerà ovvio, ma per me questa decisione era cruciale: non trovavo alcuna gioia nell'idea di stampare solo modelli creati da altre persone. Volevo essere autonomo. Se mi fosse servito un ingranaggio, un coperchietto o qualsiasi altro oggetto, volevo essere in grado di disegnarlo e poi stamparlo.

Se un giorno deciderete di acquistare una stampante 3D, vi do lo stesso consiglio: imparate prima a usare un programma di disegno 3D. C'è molta più soddisfazione nel stampare qualcosa che avete creato voi stessi.

Ho scelto Blender come strumento di apprendimento perché è un software open source. Non solo è gratuito, ma è aperto a contributi da parte di tutti, un grande vantaggio per chi cerca flessibilità e innovazione.

Così, prima ancora di acquistare la stampante, ho scaricato Blender dal sito ufficiale www.blender.org, l'ho installato e ho iniziato con il mio primo tutorial.

Sul web ci sono centinaia di tutorial su Blender. Tuttavia, la maggior parte di essi è piuttosto complessa o avanzata, quindi ho faticato a trovare qualcosa adatto al mio livello di principiante, non avendo mai disegnato in 3D prima d'ora.

Il primo oggetto che ho provato a disegnare è stato un pedone degli scacchi, un oggetto relativamente semplice. Dopo qualche mese di pratica, ho determinato che è uno dei pezzi più facili da creare: basta partire da un cilindro semplice e modellarlo con segni orizzontali, stringendo o allargando le sezioni. Et voilà!

Man mano che prendevo confidenza, mi sono appassionato sempre di più. Ho disegnato non solo tutti i pezzi degli scacchi (alcuni, come il cavallo, hanno richiesto diversi giorni di lavoro), ma anche pezzi simili ai Lego per assemblare una scacchiera.

Una volta completati i disegni, ho finalmente acquistato la stampante e stampato tutto in vari colori.

Se siete curiosi, potete trovare i modelli che ho creato su Thingiverse cercando "tecnocchio".

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